Ferrari: la banda Bassotti

I trattori isodiametrici Ferrari allestiti in versione “Mt” sono stati progettati per far fronte ad attività agricolo foraggere sviluppate in ambiti collinari e montani. In tale ottica si rivelano perfetti anche per espletare le manutenzioni viarie invernali.

Sulla carta sono quattro diversi modelli. In pratica realizzano una vera e propria linea di prodotto siglata “Mt”, “Mountain tractor”, specificatamente progettata per far fronte alle attività di fienagione sviluppare in ambiti collinari o montani, là dove i terreni risultano caratterizzati da pendenze anche notevoli ma ciò nonostante vanno approcciati in sicurezza e con efficienze operative analoghe a quelle che si possono raggiungere in pianure. Proprio per cogliere tali obiettivi la linea Ferrari “Mt” propone trattori dall’assetto particolarmente ribassato così da avvicinare il più possibile il baricentro del trattore al suolo realizzando di conseguenza una elevata e superiore stabilità laterale.
è il effetti quando si manovra in pendenza con il trattore trasversale a quest’ultima che si realizzano le massime situazioni di rischio, una instabilità latente che può essere contrastata solo minimizzando la coppia di ribaltamento indotta dalla posizione del baricentro rispetto al fondo.

Massimo rispetto del suolo
A tale scopo i quattro Ferrari “Mt” sono equipaggiati con posti guida allargati e pneumatici di misura 31 15.50 R 15 Xtc i cui battistrada non presentano i classici ramponi in uso nell’agricolo ma un design più elaborato, teso a garantire la massima trazione sui fondi erbosi ma senza dar luogo a rovinii. Così configurati gli “Mt” possono affrontare anche i pendii più accentuati, complice la perfetta ripartizione delle masse gravanti sui due assali indotta dai carri “Os Frame” che nel caso specifico si propongono con sterzi tradizionali.


Gli stessi pneumatici, se opportunamente catenati, si rivelano inoltre del tutto adeguati per equipaggiare i trattori nel momento in cui, in inverno li si vuole orientare alle manutenzioni viarie e, in particolare, alla pulizia delle vie poste nei centro storici, là dove gli spazzaneve di più elevata potenza o non possono entrare o si ritrovano a manovrare con difficoltà. Tale problema non grava ovviamente sui compatti isodiametrici di Luzzara i cui posti guida reversibili permettono anche di operare avendo sottocchio lame o turbine potendo gestire sul lato opposto anche un eventuale spargisale se la macchina è dotata di sollevatore anteriore.

A tali plus si deve poi aggiungere la possibilità di realizzare una gestione ottimale delle attrezzature, foraggere o di manutenzione non fa differenza, grazie alla presenza del sistema brevettato “Dual Floating” che consente di modulare e rendere costante la pressione al suolo dell’attrezzo permettendo anche a questi di seguire da vicino l’andamento del terreno. Sistemi falcianti o lame apripista possono quindi essere posizionati rispetto al fondo con precisione millimetrica facendo sì che anche il peso scaricato al suolo sia quello ottimale ai fini della lavorazione. Una volta impostati tali parametri il sistema provvede poi in automatico a mantenerli stabili indipendentemente dalle variazioni altimetriche che si succedono davanti all’attrezzo. Quattro i modelli “Mt” proposti dalla linea Ferrari con “Cromo K60” che funge da macchina di attacco con i suoi 48 cavalli erogati da un quattro cilindri Kubota da due litri e 200 centimetri cubi di cilindrata.

Potenze e contenuti crescenti
Un gradino sopra, con 56 cavalli erogati da un motore Kohler serie “Kdi 1903 Tcr” si colloca il modello “Cobram” la cui massa di circa 18 quintali supera di un quintale circa quella di “Cromo”. I due mezzi condividono la trasmissione meccanica sincronizzata da 12+12 rapporti, a differenza di quella che muove il modello “Thor L80N” che risulta invece strutturata sulla base di 16+16 rapporti sempre gestibili per via meccanica. La potenza erogata dal quattro cilindri Kohler “Kdi 2504 Tcr” in questo caso sale a 75 cavalli, mentre resta immutato lo schema del sistema di trazione, di tipo integrale permanente, a differenza del sistema installato sul top di gamma “Vega K105”, forte di 98 cavalli erogati da un Kubota “V3800 Crt”, che vede la doppia trazione disinseribile per via elettroidraulica.


La stessa tecnologia è inoltre sfruttata per azionare l’eventuale inversore “EasyDrive” modulabile nella reattività e per inserire la presa di forza. “Vega K105” all’atto pratico è quanto di più moderno possa oggi offrire il segmento isodiametrico, fermo restando che molte soluzioni progettuali quali, per esempio, la piattaforma sospesa su silent block, i freni di stazionamento automatici “Brake Off” o gli impianti idraulici a doppio circuito sono contenuti comuni a tutta la gamma.

Posti guida mono o bidirezionali

I modelli Ferrari facenti capo alla linea “Mt” sono offerti sia in versione semicabinata sia con cabine chiuse, vani di progettazione originale che si propongono con parabrezza e lunotti apribili oltre che con tettucci trasparenti per agevolare i brandeggi avanzati con caricatori frontali. Di serie gli impianti di riscaldamento eventualmente integrabili da sistemi di condizionamento e i sistemi di ventilazione asservibili da filtri ai carboni attivi. I cruscotti sono digitali, l’inversione del posto guida avviene in ogni caso mediante rotazione dell’intera torretta, e su “Vega K105” è anche disponibile un joystick regolabile nella sensibilità per gestire i distributori posteriori e i sollevatori.

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